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Prima inchiesta nazionale sulla prevalenza delle infezioni nosocomiali negli ospedali universitari svizzeri
10. marzo 2000L'identificazione delle infezioni nosocomiali e la conoscenza della loro distribuzione sono punti fondamentali per la prevenzione delle infezioni nosocomiali. Nel maggio 1996, è stata condotta per la prima volta in Svizzera, un'inchiesta sulla prevalenza delle infezioni nosocomiali in quattro dei cinque ospedali universitari del paese, al fine di determinare la frequenza delle infezioni nosocomiali e la loro importanza in relazione ai diversi servizi, così da poter definire le priorità in materia di prevenzione. Questo studio è stato condotto con l'aiuto della Società Svizzera d'Igiene Ospedaliera nel quadro del gruppo Swiss- NOSO. Articolo in formato PDF
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Editoriale, marzo 2000
10. marzo 2000La prevenzione delle infezioni nosocomiali fa parte dei compiti principali dell'igiene ospedaliera. La prima tappa è identificarne la frequenza e analizzare i fattori di rischio. Nel 1996, in 4 ospedali universitari svizzeri, si è proceduto a una notifica simultanea delle infezioni seguendo lo stesso protocollo. I risultati permettono per la prima volta di documentare quali sono le infezioni particolarmente frequenti nei nostri ospedali. Circa il 10% di tutti i pazienti presentavano un'infezione nosocomiale. Se si estrapolano questi risultati a tutti i pazienti ospedalizzati in Svizzera, cioè circa 1 milione di ammissioni l'anno, questo rappresenta tra 10 e 50'000 infezioni nosocomiali. Articolo in formato PDF
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Articoli interessanti: Nosocomial HIV-transmission in an outpatient clinic detected by epidemiological and phylogenetic analysis
10. dicembre 1999Le fiale multiuso costituiscono un potenziale pericolo di trasmissione nosocomiale delle infezioni. Si tratta soprattutto di infezioni dovuti a bacilli Gram negativi, e dell'epatite B o C. Grazie a delle tecniche di biologia molecolare, Katzenstein et al. hanno potuto documentare il drammatico caso di una trasmissione orizzontale del HIV probabilmente dovuta alla contaminazione di una fiala multiuso. Questo studio è stato iniziato a causa dell'inattesa scoperta della sieropositività di un paziente (GP) senza fattori di rischio. Tra l'ottobre 1994 e il febbraio 1996, GP che presentava un'agammaglobulinemia, ha ricevuto 17 iniezioni endovenose d'immunoglobuline, nel quadro di un trattamento ambulatoriale. Durante lo stesso periodo, centinaia di pazienti HIV positivi hanno ricevuto dei medicamenti per via endovenosa o delle trasfusioni sanguigne nella stessa clinica. Articolo in formato PDF
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Infezioni nosocomiali nella pratica ambulatoriale
10. dicembre 1999Le infezioni legate alla pratica ambulatoriale della medicina sono meno studiate delle infezioni acquisite in ospedale, ma non costituiscono certo delle eccezioni. Esse potrebbero infatti diventare più frequenti in vista dell'evoluzione del sistema sanitario, che favorisce soggiorni ospedalieri più brevi e una presa a carico dei casi ad alto rischio, con pratica di gesti invasivi in studi medici, cliniche specialistiche o a domicilio. Articolo in formato PDF
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Controllo e prevenzione delle infezioni negli stabilimenti di lunga degenza
10. dicembre 1999L'importanza delle infezioni nosocomiali negli stabilimenti a lunga degenza è stata, fino a poco tempo fa, poco considerata, anche se la loro frequenza sembra equivalere quella misurata negli ospedali acuti. Questa tematica è resa ancor più complessa e confusa dalla varietà e dalle caratteristiche di queste istituzioni che vengono riunite sotto la denominazione generica di 'stabilimenti di lunga degenza' (SLD). In effetti, vengono incluse in questa definizione istituzioni molto diverse quali centri di riabilitazione, case di convalescenza, case per persone anziane o stabilimenti medico-sociali. Ciò non di meno, questi stabilimenti hanno in comune il fatto d'offrire ai loro pensionanti un luogo di vita medicalizzato, nel quale la socializzazione e la vita in comune sono stimolate ed incoraggiate. Articolo in formato PDF
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Editoriale, dicembre 1999
10. dicembre 1999Quando si parla di infezioni nosocomiali, si pensa prima di tutto a quelle infezioni che complicano un soggiorno in un ospedale acuto. L'evoluzione della medicina ha un effetto anche in altre istituzioni di cura non soltanto per il fatto che questi comprendono pazienti che presentano fattori di rischio ma anche perché esiste un 'continuum' nelle cure. Il presente numero di Swiss-NOSO fa il punto sulle complicazioni infettive legate a dei settori che rappresentano i due estremi della catena delle cure: le consultazioni ambulatoriali da una parte e gli stabilimenti di lunga degenza dall'altra. Infezioni quali l'epatite B contratte nell'ambito di una pratica ambulatoriale sono state descritte da molto tempo. Articolo in formato PDF
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Articoli interessanti: Quattro bambini deceduti a seguito di un'infezione comunitaria da S.aureus resistente alla meticillina (MRSA)
10. settembre 1999Il CDC notifica 4 casi di decesso osservati tra il 1997 e il 1999 in bambini in età tra 1 e 7 anni che presentavano un'infezione da MRSA, la cui origine nosocomiale ha potuto essere esclusa. In 3 casi su 4, i bambini presentavano una polmonite severa che ha condotto al decesso nonostante la somministrazione empirica di antibiotici della classe delle batalattamine. Articolo in formato PDF
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Malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD): qual è il rischio di trasmissione in caso di intervento chirurgico?
10. settembre 1999La malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD) rimane una patologia rara. In Svizzera, si osserva circa un caso l'anno per milione di abitanti. La nuova variante della malattia (vCJD), descritta nel corso di questi ultimi anni in Inghilterra, non è ancora stata osservata nel nostro paese. I principali rischi di acquisizione nosocomiale della CJD sono ben conosciuti: uso di ormoni di crescita preparati da estratti ipofisari o 'pool' di dura madre liofilizzata. E' opportuno non dimenticare che la malattia è soprattutto sporadica o ereditaria. Articolo in formato PDF
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Stenotrophomonas maltophilia: situazione attuale in ambiente ospedaliero
10. settembre 1999Grazie ai progressi nel campo della terapia antibiotica, delle tecniche chirurgiche e di rianimazione, l'epidemiologia delle infezioni ospedaliere è cambiata. Anche se la frequenza delle principali manifestazioni cliniche (pneumopatie, infezioni urinarie, setticemie e infezioni chirurgiche) rimane globalmente stabile, le specie batteriche responsabili variano e si diversificano. Si assiste in particolare all'insorgenza di specie batteriche multiresistenti agli antibiotici, quali ad esempio Stenotrophomonas maltophilia. Articolo in formato PDF
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Editoriale, settembre 1999
10. settembre 1999Il numero corrente di Swiss-NOSO analizza molteplici aspetti che illustrano il carattere evolutivo dei problemi inerenti alle infezioni nosocomiali. Il rischio legato alla trasmissione nosocomiale dei prioni costituisce una preoccupazione reale, anche se è minimo sulla base dei dati scientifici attuali. Nessuno desidera rivivere la situazione dell'HIV, dove il rischio legato alla somministrazione dei prodotti sanguigni non è sempre stato valutato nel modo adeguato. Articolo in formato PDF
Bollettino Swissnoso
Sin dalla sua fondazione nel 1994, Swissnoso ha trattato vari aspetti della prevenzione delle infezioni nosocomiali e della lotta alla resistenza agli antibiotici nel Bollettino Swissnoso. Nell'ambito di un adattamento del sito web di Swissnoso, dal 2011 gli articoli del Bollettino sono stati integrati nella pagina Guidelines e pubblicazioni. L'archivio del Bollettino (1997-2010) consente di accedere agli articoli del Bollettino pubblicati nel periodo 1997-2010.